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  • NEW BOOK – Bruno Surace, “I volti dell’infanzia nelle culture audiovisive: Cinema, immagini, nuovi media”

Just out for the Italian publishing house Mimesis, Bruno Surace’s new book, I volti dell’infanzia nelle culture audiovisive: Cinema, immagini, nuovi media [Infancy’s faces in audiovisual cultures: Cinema, images, new media].

The book is available (only in Italian) in OPEN ACCESS.

Synopsis

The face of childhood is a cultural object as full of meaning as it is yet unexplored. This appears counterintuitive: today face studies are advancing with a certain disruptive nature, outlining the pervasive nature of the face as a communicative, rhetorical, empathic device. However, these approaches are concentrated almost exclusively on the adult face. On the contrary, the contemporary mediasphere is populated with children’s faces, which take on the most varied and complex meanings. If childhood is the stone guest in studies on the face, a culturology of infantile faces is essential. Hence the need for some order to begin with, which is what this volume does, starting from the largest deposit of visual imagery from the late 1800s to today. This is how the methodological premises for a systematic study are articulated, starting from cinema, the place of choice for the face of childhood, but also the prism through which contemporary audiovisual cultures are refracted, from newborn photography to FaceApp, passing through Samara Morgan, Shirley Temple, the Teletubbies and many others.

Sinossi

Il volto dell’infanzia è un oggetto culturale tanto carico di significato quanto ad oggi inesplorato. Ciò appare controintuitivo: oggi avanzano con una certa dirompenza face studies che delineano la natura pervasiva del volto in quanto dispositivo comunicativo, retorico, empatico, tuttavia tali approcci sono concentrati quasi esclusivamente sul volto adulto. Al contrario la mediasfera contemporanea è popolata di volti di bambini, che assumono i più svariati e complessi significati. Se l’infanzia è il convitato di pietra negli studi sul volto, una culturologia dei volti infantili si rende essenziale. Ne consegue la necessità di una messa a sistema, che in questo volume si diparte dal più ingente deposito dell’immaginario visivo dalla fine del 1800 a oggi. Si articolano così le premesse metodologiche per uno studio sistematico a partire dal cinema, luogo d’elezione del volto dell’infanzia, ma anche prisma attraverso cui si rifrangono le culture audiovisive contemporanee, dalla newborn photography a FaceApp, passando per Samara Morgan, Shirley Temple, i Teletubbies e molti altri.

Facets